FULVIO ROITER UMBRIA, UNA STORIA D’AMORE

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UMBRIA, UNA STORIA D’AMORE. FULVIO ROITER
Perugia, Galleria Nazionale dell’Umbria (corso Pietro Vannucci, 19)
29 maggio – 13 ottobre 2024

 

 

GALLERIA NAZIONALE DELL’UMBRIA
Perugia, corso Pietro Vannucci, 19
Informazioni: T +39 075 58668436; gan-umb@cultura.gov.it
Sito internet: www.gallerianazionaledellumbria.it

Ufficio stampa

Ufficio Promozione e Comunicazione Musei nazionali di Perugia-Direzione regionale Musei nazionali Umbria
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Ufficio stampa Musei nazionali di Perugia-Direzione regionale Musei nazionali Umbria
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T +39 02 36755700 M +39 333 91 25 684

29.05.2024 13.10.2024

Perugia, Galleria Nazionale dell'Umbria

L’esposizione presenta 27 fotografie tratte dal reportage realizzato nel 1954 da Fulvio Roiter sugli itinerari percorsi da san Francesco.

 

L’iniziativa inaugura Camera Oscura. La Galleria Nazionale dell’Umbria per la fotografia, un progetto a cura di Marina Bon Valsassina e Costanza Neve, ospitato in uno spazio dedicato, allestito lungo il percorso espositivo permanente della Galleria Nazionale dell’Umbria.

Dal 29 maggio al 13 ottobre 2024, la Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia, in uno spazio dedicato alla fotografia, allestito all’interno del percorso espositivo del museo perugino, ospita la mostra Umbria, una storia d’amore. Fulvio Roiter.

 

La rassegna, curata da Alessandra Mauro, che inaugura il progetto Camera Oscura. La Galleria Nazionale dell’Umbria per la fotografia, a cura di Marina Bon Valsassina e Costanza Neve, presenta 27 immagini tratte dalla campagna fotografica che Fulvio Roiter realizzò nel 1955 su incarico della casa editrice svizzera Guilde du Livre, per illustrare i Fioretti di San Francesco.

 

Con i suoi scatti, Roiter intraprende un viaggio lungo gli itinerari francescani attraverso l’Umbria rurale e appenninica più remota, tramandando il ricordo di un mondo cristallizzato per secoli, che nel giro di pochi decenni subirà le trasformazioni dovute a una modernità pervasiva che ne ha modificato molti caratteri e reso flebile la memoria.

L’obiettivo di Roiter coglie vicoli in cui si incontrano volti di bambini sorpresi a giocare con le ceste di vimini o intenti a portare dai campi il peso di una sacca piena di frutta e verdura, paesaggi innevati solcati dal passo lento dei muli o dal segno commovente di piccole croci sbilenche in ferro battuto, borghi deserti perché di giorno tutti gli abitanti sono impegnati a coltivare la terra e accudire gli animali.

Le immagini restituiscono l’atmosfera di una vita lenta, in cui le architetture si innestano perfettamente con il paesaggio e le persone sembrano convivere in armonia con la natura.

 

La mostra è arricchita da un video che propone tutte le immagini del reportage, pubblicate nel volume Ombrie terre de Saint François (1955) e una biografia ragionata dell’artista.

 

Catalogo Silvana Editoriale.

 

La mostra è realizzato con il supporto de L’orologio società cooperativa – Business Unit Sistema Museo.

 

“Il titolo della rassegna, Camera Oscura, ci è stato suggerito dallo spazio della Exhibition box, il quale assomiglia a uno scrigno avvolto da luci soffuse e da ombre dominanti: è lo spazio perfetto per esporre, a cadenza semestrale, i grandi maestri della fotografia. Ci è sembrato doveroso iniziate con un omaggio al territorio, raccontato dallo sguardo innamorato di Fulvio Roiter, il quale indaga non i luoghi più conosciuti e rappresentativi, ma quell’Umbria che non ti aspetti e che ‘sbuca’ improvvisamente, con un portato tradizionale e culturale che ha un sapore mitico e archetipico”, dichiara Costantino D’Orazio, direttore dei Musei Nazionali di Perugia – Direzione regionale Musei Umbria.

 

“A molti anni di distanza dalla sua realizzazione, l’Umbria di Fulvio Roiter resta un lavoro straordinario. Il racconto appassionato di un territorio appena scoperto e subito amato, l’omaggio a un testo antico e attuale e, insieme, la prova di quel che un autore può realizzare quando il suo sguardo è allenato, la mente pronta, i sensi all’erta” chiosa la curatrice Alessandra Mauro.

 

“Le esposizioni che si avvicenderanno, nel loro insieme hanno lo scopo di sottolineare attraverso le immagini fotografiche il filo rosso che lega l’arte del passato al nostro presente in una continuità di linguaggi e tecniche diverse, che aiuteranno il visitatore a percepire l’eterna contemporaneità dell’arte: è dunque sembrato naturale dedicare lo spazio della già Exhibition box, che evoca per le sue stesse caratteristiche architettoniche la camera oscura, ossia un luogo in cui la luce si concentra su immagini raccolte dalla realtà, lasciando in penombra il resto dell’ambiente. In questo senso, per fare comprendere appieno il senso di questi “inserti” fotografici lungo il percorso di visita, si è pensato a delle esposizioni tematiche che declinino in chiave contemporanea alcuni ‘generi’ del passato, come i ritratti, i paesaggi, le architetture, le scene di genere ma anche creazioni astratte e quant’altro possa richiamare un collegamento tra la pittura antica e la fotografia contemporanea” – concludono le curatrici della rassegna, Marina Bon Valsassina e Costanza Neve.

 

Radio Monte Carlo è la radio ufficiale della mostra.

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