Alfred Seiland. IMPERIVM ROMANVM. Fotografie 2005-2020

Info e download

Informazioni

NOTE BIOGRAFICHE

Alfred Seiland (St. Michael, Austria, 1952) è un fotografo austriaco, professore alla Stuttgarter Akademie der Bildenden Künste. Dopo gli studi in ingegneria meccanica, si è dedicato alla fotografia con risultati di spessore internazionale; dagli anni ottanta i suoi scatti compaiono in pubblicazioni internazionali e campagne pubblicitarie che hanno ricevuto numerosi riconoscimenti.  Ha esposto al Museum of Modern Art di New York e in altre importanti istituzioni come il Römisch-Germanisches Museum di Colonia (2013-2014); il Musée national d’histoire et d’art di Lussemburgo (2014-2015), i Rencontres d’Arles, Villa Méditerranée a Marsiglia (2016) e la Landesgalerie am Oberösterreichischen Landesmuseum di Linz (2018).

ALFRED SEILAND. IMPERIVM ROMANVM
Fotografie 2005-2020
Brescia, Museo di Santa Giulia (via dei Musei 81/b)
8 maggio – 17 ottobre 2021

Mostra
A cura di Filippo Maggia e Francesca Morandini
Promossa da Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei
Coprodotta con SKIRA

bresciamusei.com
bresciaphotofestival.it
vittorialatabrescia.it
#vittorialatabrescia
#bresciaphotofestival

ORARI
La mostra segue gli orari di apertura del Museo di Santa Giulia reperibili sul sito www.bresciamusei.com
Giorno di chiusura: tutti i lunedì non festivi
La biglietteria chiude un’ora prima della chiusura del museo

PRENOTAZIONI GRUPPI
+39 030 2041444
lunedì – venerdì, 8.30-18.00
sabato, 8.30-13.00

SINGOLI, FAMIGLIE E SCUOLE
CUP Centro Unico Prenotazioni MUSEO
lunedì – domenica, 10:00-16:00
030.2977833-834
santagiulia@bresciamusei.com

Fondazione Brescia Musei
Francesca Guerini | guerini@bresciamusei.com

Ufficio stampa

CLP Relazioni Pubbliche
Clara Cervia
T. 02 36 755 700
E. clara.cervia@clp1968.it
W. www.clp1968.it

08.05.2021 17.10.2021

Brescia, Museo di Santa Giulia

Brescia, Museo di Santa Giulia

 

A cura di Filippo Maggia e Francesca Morandini


Nell’ambito della IV Edizione del Brescia Photo Festival | PATRIMONI

 

Opening pubblico con ingresso gratuito
venerdì 7 maggio 2021
dalle ore 14.00 alle ore 21.00 alle mostre ospitate al Museo di Santa Giulia

Il Museo di Santa Giulia di Brescia ospita la prima retrospettiva italiana di Alfred Seiland (St. Michael, Austria, 1952) che giunge in Italia dopo il successo delle esposizioni al Museo Romano Germanico di Colonia, ai Rencontres di Arles e all’Albertina di Vienna.

 

L’iniziativa rientra nel programma delle celebrazioni per la restituzione a Brescia della Vittoria Alata, la straordinaria scultura romana che, dopo un attento restauro durato due anni presso l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, è tornata in città, nella sua nuova collocazione nell’aula orientale del Capitolium riallestita su progetto dell’architetto Juan Navarro Baldeweg.

La mostra si pone come un ponte ideale tra il patrimonio storico e lo sguardo attuale in coerenza con l’identità del progetto pluriennale dedicato alla celebrazione e alla valorizzazione della Vittoria Alata.

 

La rassegna, curata da Filippo Maggia e Francesca Morandini, promossa dal Comune di Brescia e dalla Fondazione Brescia Musei e coprodotta con Skira, presenta, per la prima volta in Italia, 136 immagini di grande formato tratte da IMPERIVM ROMANVM, il monumentale progetto sviluppato in oltre quindici anni di lavoro dal fotografo austriaco.

Parte centrale della selezione è un nucleo di 20 inediti tra cui un portfolio di 6 scatti realizzati a Brescia tra il 2019 e il 2020, che coglie il patrimonio antico della città e ne documenta il valore monumentale e sociale, in costante cambiamento secondo canoni contemporanei, accompagnato da una video intervista di approfondimento.

 

Affascinato dalle scenografie cinematografiche dell’antica Roma, allestite a Cinecittà, Alfred Seiland ha intrapreso un lungo viaggio nei territori in cui si estendeva il dominio di Roma, dalla Siria alla Scozia, ai paesi che si affacciano sul Mediterraneo e oltre, per fotografare quei siti archeologici romani in cui si cogliessero le diverse sfumature di interazione tra uomo e rovine.

 

Sono 40 i paesi raccontati attraverso i siti archeologici come Palmira, Samaria o Epidauro. Il progetto illustra, con fotografie talvolta iperrealiste e pop, talvolta simboliste e minimali, l’inestricabile e vitale rapporto tra le tracce residue della cultura romana e i luoghi della modernità. Le rovine emergono così in tutta chiarezza quali patrimonio comune di un immaginario collettivo, una sorta di minimo comune denominatore continentale tra passato, arte moderna e architettura contemporanea, la prima “forma” di globalizzazione dello sguardo. Il pubblico è invitato a scoprire le trasformazioni delle città e del paesaggio: l’occhio del fotografo ne esalta il riuso talvolta consapevole talvolta casuale, ed espone il surreale dialogo tra le antiche glorie monumentali e i moderni tessuti urbanistici, gli spazi del turismo di massa, dello sport e della cultura del tempo libero.

 

Il Colosseo a Roma, le terme di Bath, il Pont du Gard in Provenza, ma anche rovine di siti meno noti al grande pubblico, o, ancora, edifici moderni che alludono all’antico in tutto il loro paradosso, come il set di Cinecittà o il Caesar Palace Hotel di Las Vegas o la presenza discreta dei resti archeologici nel tessuto urbanistico attuale. I monumenti dell’Impero romano, diffusi in Europa e lungo il bacino del Mediterraneo, costituiscono per i suoi abitanti un’abitudine visiva, per i turisti un feticcio, per le infrastrutture un ostacolo.

 

Con questo progetto, costantemente in progress, Seiland è riuscito a riportare a galla, nel mondo globalizzato, la traccia del senso di comunità e un nuovo significato di quella integrazione che l’impero romano aveva avviato e realizzato per tutto l’arco della sua durata e che le locali vicende storico-culturali hanno modificato, distrutto o adeguato. Tra le fotografie riaffiorano tracce, forme, materiali e luoghi con i quali le società contemporanee che risiedono nei territori un tempo occupati dall’Impero continuano a rapportarsi, con modalità spesso inattese e sorprendenti.

 

“Susan Sontag – racconta Filippo Maggia, curatore della mostra – nel suo avvolgente romanzo L’amante del vulcano, descrive uno dei tre personaggi principali, il console inglese Sir William Hamilton, come uno studioso e appassionato collezionista, di tutto e in particolare di qualsiasi cosa abbia a che fare con il vulcano, il Vesuvio della Napoli borbonica”.

“Ancora Susan Sontag – prosegue Filippo Maggia -, nel suo fondamentale saggio Sulla fotografia, mai come oggi attuale e necessario, scrive che “Collezionare fotografie è collezionare il mondo. Alfred Seiland incarna perfettamente il prototipo di fotografo/collezionista, quasi una sintesi del pensiero della scrittrice americana: la sua raccolta “Imperium Romanum” nasce da una passione mai sopita per le vestigia dell’impero romano riconsiderate – non solo ritratte – all’alba del terzo millennio, racconta di luoghi a volte dimenticati e altre volte inventati, riunendo pezzi di mondo fra loro anche molto lontani”.

 

“Monumenti antichi e paesaggi mitici, testimoni di oltre due millenni di storia erosi lentamente da fenomeni politici, sociali e naturali – sottolinea Francesca Morandini, curatrice della mostra – vengono riprodotti da Alfred Seiland come avrebbe fatto un pittore da cavalletto ottocentesco al seguito di missioni archeologiche in regioni remote.

L’immagine che Seiland scatta è il momento finale di un percorso di ricerca, studio e conoscenza di luoghi il cui significato risiede nella storia, nelle vicende umane legate al sito, nella loro dimensione mitica e ne ferma la situazione attuale sospesa tra il “non più” e al contempo il “ma ancora”.

 

Alfred Seiland. IMPERIVM ROMANVM Fotografie 2005-2020 sarà allestita nei rinnovati spazi espositivi del “Quadrilatero rinascimentale” delle gallerie alte del Monastero di Santa Giulia del Museo di Santa Giulia, oggetto di un recente recupero funzionale finanziato da un Bando della Regione Lombardia con il progetto “Off\On”.

 

La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue edito da Skira.

Questo sito utilizza cookie tecnici. Utilizzando il sito ne accetti l'utilizzo. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi