Il percorso espositivo della mostra FUTURISTI. Una generazione all’avanguardia, allestita al Palazzo delle Paure a Lecco, fino al 18 giugno 2023, si arricchisce di una nuova opera. Si tratta di Mistero Cosmico (1933), un olio su cartone di Bruno Munari, che testimonia il profondo legame e il debito che l’artista ha avuto nei confronti di Prampolini e del Futurismo.
Giunto a Milano nel 1925, Munari frequentò gli ambienti del Futurismo entrando in contatto con Filippo Tommaso Marinetti ed Enrico Prampolini. Fu quest’ultimo a introdurlo negli ambienti più d’avanguardia in Europa, presentandogli, tra gli altri, Hans Arp, Tristan Tzara, i maestri del Bauhaus e gli esponenti del Surrealismo e di De Stijl.
Dal Futurismo, Munari coglie spunti preziosi. Temi come la dinamicità, ma anche l’interesse per le arti applicate e la sperimentazione di varie tecniche e vari materiali che saranno fondamentali nella sua futura ricerca. Forte, però, fin dagli esordi, è anche l’urgenza di un superamento di un linguaggio che, pur nella sua dirompente modernità, affonda ancora le proprie radici nel secolo precedente.
FUTURISTI. Una generazione all’avanguardia, curata da Simona Bartolena, prodotta e realizzata da ViDi cultural, in collaborazione con il Comune di Lecco e il Sistema Museale Urbano Lecchese, travel partner Trenord, si concentra sull’esperienza futurista, nelle sue molteplici espressioni, attraverso le opere dei suoi più celebri rappresentanti, da Giacomo Balla a Luigi Russolo, da Gino Severini a Enrico Prampolini, da Filippo Tommaso Marinetti ad Antonio Sant’Elia, da Fortunato Depero a Tullio Crali, a molti altri ancora.
L’iniziativa, che racconta, nelle sue diverse declinazioni, uno dei movimenti d’avanguardia più importanti d’Europa, nato e sviluppatosi in Italia, e i suoi rapporti con la scena europea e con la società italiana del tempo, è il secondo dei cinque appuntamenti di Percorsi nel Novecento, programma ideato dalla Direzione del Sistema Museale Urbano Lecchese e affidato per la sua progettazione e realizzazione a ViDi Cultural che, fino a novembre 2024, analizzeranno la scena culturale italiana nelle prime sei decadi del XX secolo.
Catalogo Silvana Editoriale.