I RISULTATI DEL 2023 E LE MOSTRE DELLA PRIMAVERA

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18.01.2024 30.04.2024

Milano, Museo Diocesano Carlo Maria Martini

Alla vigilia della nuova stagione espositiva, il Museo Diocesano di Milano guarda all’anno appena trascorso attraverso i numeri.

Il bilancio è decisamente positivo: sono stati infatti 96.839 i visitatori che nel 2023 hanno apprezzato la collezione permanente e le varie iniziative temporanee capaci di soddisfare una larga fetta di appassionati d’arte.

Molto apprezzata è stata la mostra che ha presentato per la prima volta a Milano uno dei capolavori assoluti di Masaccio, l’artista che ha rivoluzionato la pittura del Quattrocento italiano, ovvero la Crocifissione proveniente dal Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli.

Non di meno sono state gradite le rassegne fotografiche che hanno consentito al pubblico di approfondire alcune delle personalità più interessanti di questa particolare forma espressiva, da uno dei maestri assoluti del Novecento, quale Robert Doisneau, a Lee Jeffries che, con le sue opere, ha dato voce ai poveri e agli emarginati della società contemporanea, a Mario De Biasi, tra i migliori fotoreporter del secondo Novecento, la cui personale di oltre 100 immagini è ancora visibile fino al 18 febbraio.

Protagonista del periodo natalizio è stato Beato Angelico, uno dei maggiori pittori del Rinascimento, di cui si può ammirare, fino al 28 gennaio, lo straordinario scomparto dell’Armadio degli Argenti dedicato alle Storie dell’Infanzia di Cristo, dall’Annunciazione alla Disputa fra i Dottori, introdotte dalla Visione di Ezechiele, proveniente dal Museo di San Marco a Firenze.

Un altro dato sensibilmente importante dell’anno appena trascorso, è quello relativo alle oltre 600 visite guidate, curate dai Servizi educativi e dalla Direzione del Museo, mentre tutte le iniziative, come conferenze, approfondimenti, attività per bambini, scuole e famiglie hanno sempre fatto registrare il tutto esaurito.

Nel 2023 sono proseguite con successo le attività online, tra cui si ricorda il corso di storia dell’arte di Stefano Zuffi, nate durante il periodo pandemico per rispondere alle esigenze e alle richieste di un pubblico più lontano, che non poteva partecipare in presenza, ma che si è fidelizzato a questo genere di proposte.

Il 2024 del Museo si apre il prossimo 20 febbraio con la mostra dedicata al Compianto sul Cristo morto di Giovanni Bellini (Venezia 1435 circa – 1516), uno dei vertici del maestro veneziano, conservato nei Musei Vaticani.

Fino all’11 maggio, l’esposizione, curata da Nadia Righi, direttrice del Museo Diocesano di Milano, Fabrizio Biferali, curatore del Reparto per l’Arte dei secoli XV-XVI dei Musei Vaticani, Main sponsor Unipol e sponsor BPER, presenta la preziosa tavola, realizzata da Bellini intorno al 1475, che in origine costituiva la cimasa per la pala per l’altare maggiore della chiesa di San Francesco a Pesaro, uno dei massimi capolavori della pittura italiana, che segna la maturità del pittore e sigla il suo ruolo di caposcuola della pittura veneziana.

La scena raffigura il momento in cui il corpo di Cristo, prima della sepoltura, viene compianto e unto con olii profumati. In uno spazio ristretto e compresso, reso con un taglio fortemente scorciato dal basso verso l’alto che tiene conto dell’altezza a cui la tavola doveva trovarsi, risalta la presenza statuaria dei quattro personaggi, Cristo, Giuseppe d’Arimatea, Nicodemo e la Maddalena, che tiene fra le sue mani quella di Gesù.

La rassegna si completa con una sezione intitolata Davanti a Bellini. Quattro artisti contemporanei in dialogo con il capolavoro del maestro veneziano, realizzata in collaborazione con Casa Testori, curata da Giuseppe Frangi, presidente Associazione Giovanni Testori, dove Letizia Cariello, Emma Ciceri, Francesco De Grandi e Andrea Mastrovito riflettono con una loro opera, realizzata per l’occasione, sui temi suggeriti dal capolavoro belliniano.

Come di consueto, il Museo proporrà eventi collaterali come visite guidate, conferenze e approfondimenti sui temi suggeriti dall’esposizione.

Divine Creature è il titolo della seconda mostra della stagione, in programma dal 5 marzo al 14 aprile 2024.

Il progetto fotografico curato da Adamo Antonacci, ruota attorno al tema della disabilità, vista attraverso la lente dell’arte sacra. Il percorso espositivo propone di ricreare tableaux vivants tratti da importanti capolavori, dove i personaggi sono interpretati da persone con disabilità e loro familiari.

La riproduzione di famosi quadri sacri segue le tappe fondamentali della vita di Cristo, dall’Annunciazione fino alla Resurrezione. Il progetto presenta scatti di Leonardo Baldini, fotografo professionista da sempre impegnato nel mondo della disabilità.

La mostra è completata da un video che racconta il making of del percorso realizzato con il fotografo e i ragazzi.

Per l’occasione, il Museo proporrà un calendario di visite guidate con il coinvolgimento di ragazzi con disabilità grazie alla collaborazione di Anffas e della Consulta Diocesana per la Disabilità.

 

 

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