Calvisius, Vittoria Alata Limited Edition

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dal 9 settembre 2021

L’azienda bresciana celebra la Vittoria Alata con una speciale selezione di caviale di storione bianco sugellata da un prezioso scrigno limited edition

 

Parte del ricavato dalla vendita dell’esclusiva confezione verrà destinata alla Fondazione Brescia Musei a sostegno della conservazione del capolavoro bronzeo.

 

Le latte serigrafate verranno esposte in due corner allestiti presso il Capitolium e il Museo di Santa Giulia.

Calvisius Caviar, il brand bresciano tra i più famosi al mondo nella produzione di caviale, è partner della Fondazione Brescia Musei come sponsor ufficiale di un programma di conservazione e manutenzione della storica statua della Vittoria Alata.

 

L’azienda bresciana, brand top di gamma di Agroittica Lombarda e maggiore produttore mondiale di caviale sostenibile, dedica una speciale limited edition al capolavoro bronzeo Vittoria Alata di Brescia, ora più che mai simbolo di rinascita per la Leonessa D’Italia duramente colpita dalla pandemia, e una parte del ricavato dalla vendita dell’esclusiva confezione verrà destinata alla Fondazione Brescia Musei a sostegno della copertura del budget annuale destinato dall’ente alle azioni di conservazione e manutenzione della statua.

 

La partnership è stata annunciata nel corso della conferenza stampa di giovedì 9 settembre 2021 presso il Museo di Santa Giulia.

 

Alla conferenza stampa sono intervenuti: Laura Castelletti, Vicesindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Brescia; Francesca Bazoli, Presidente di Fondazione Brescia Musei; Giovanni Pasini, Presidente Agroittica Lombarda; Stefano Karadjov Direttore di Fondazione Brescia Musei.

 

Giovanni Pasini, Presidente di Agroittica Lombarda:La Vittoria Alata è il vero e proprio simbolo del sistema artistico bresciano, forte di un’impronta imprenditoriale positiva che gli ha permesso di crescere ed evolvere attraverso partner necessari al miglioramento del proprio patrimonio. Ecco perché contribuiamo a questo importante progetto. Spesso è proprio il turismo enogastronomico a promuovere il territorio e la sua ricchezza artistica e culturale, ed ecco questo connubio fra arte e gastronomia. Calvisius e Vittoria Alata, due eccellenze entrambe simbolo di Brescia e profondamente legate da una concezione del tempo oggi inusuale: da una parte la Vittoria Alata che conta 2000 anni di storia, autosalvaguardatasi negli anni e ci accompagna in un’altra dimensione del tempo. Allo stesso modo lo storione: una specie che ha resistito al corso della natura oltre 200 milioni di anni, contribuendo oggi con Calvisius non solo alla sostenibilità del territorio e alla sua biodiversità, ma anche alla conservazione del patrimonio artistico e culturale di Brescia”.

 

Da oltre un anno, nel contesto del grande progetto di restauro e ricollocazione museale della Vittoria Alata nel Capitolium“, afferma Laura Castelletti, Vicesindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Bresciasiamo diventati sempre più consapevoli del ruolo identitario e simbolico del nostro grande bronzo. L’immagine stilizzata che per lei è stata ideata l’abbiamo ritrovata non solo sulla classica campagna di comunicazione fatta di manifesti e totem, ma anche in contesti più inusuali, eppure non meno identitari del nostro territorio: dai prodotti della Centrale del Latte alle vele della Centomiglia, fino alla raffinata confezione del caviale Limited edition che ci viene presentata oggi. Come Amministratore leggo in questa unione fra arte e impresa un segno forte e tangibile di affermazione di valori condivisi attorno a un patrimonio insieme materiale e immaginifico – come è la Vittoria Alata – e che rimanda a quella tradizione di valori storici, sapere tecnico ed etica del lavoro che sono tipici del nostro territorio. E poi, ancora una volta, siamo di fronte all’unione di due eccellenze e due storie straordinarie, come ben sa chi conosce la storia della nascita e dello sviluppo del Calvisius, entrambe capaci di far conoscere nel mondo il nome di Brescia”.

 

La Vittoria Alata di Brescia ha dimostrato, in questo anno di valorizzazione ad opera di Fondazione Brescia Musei e del Comune di Brescia”, sostiene Francesca Bazoli, Presidente della Fondazione Brescia Musei, “una straordinaria capacità di trasmettere significato per il mondo del patrimonio culturale, ma anche per gli universi simbolici che normalmente non afferiscono direttamente ai beni culturali. Dopo il recentissimo gemellaggio con la Centomiglia del Garda, inauguriamo la preziosa collaborazione di cross marketing con Calvisius, eccellenza del territorio che porta sulle tavole di tutto il mondo i prodotti ittici di questa terra bresciana. La collaborazione è molto significativa, anche perché inaugura un percorso di valorizzazione del patrimonio simbolico della Vittoria Alata, in una visione matura di protezione identitaria. L’identità visiva, mediata attraverso il visual grafico realizzato ad hoc da un’artista coinvolta da Calvisius, viene valorizzata dalla stessa azienda che ha concluso una collaborazione con la Fondazione che assicura a questa le risorse necessarie all’annuale manutenzione delle superfici bronzee della statua, che come è noto, richiedono una straordinaria attenzione dopo il grande lavoro di restauro effettuato nell’ultimo triennio. In questo modo, dunque, innoviamo i modi con cui un patrimonio iconografico condiviso ed emblematico come la Vittoria Alata può diventare una forma matura di commercializzazione del diritto d’immagine, capace di unire sotto le sue ali le migliori risorse produttive del territorio che sentono viva una propria corresponsabilità nella conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale della città”.

 

Con il grande palinsesto artistico Vittoria Alata Brescia 2020” dichiara Stefano Karadjov, Direttore della Fondazione Brescia Musei, “Fondazione Brescia Musei ha dimostrato come un grande capolavoro delle collezioni archeologiche bresciane può essere il protagonista di una lunga stagione di programmazione culturale. Così come il mattatore di una scena pervade con la propria presenza la drammaturgia di uno spettacolo, e quindi anche del teatro che lo ospita in quel periodo, analogamente la nostra Vittoria ha condizionato non solo la programmazione artistica – in modo estremamente positivo, con i grandi successi espositivi del progetto Vezzoli o del Brescia Photo Festival, dedicato al tema dei “Patrimoni” – ma anche il sistema d’impresa, che evidentemente riconosce in quella statua un valore emblematico. Un esempio concreto di questa emblematicità viene dall’operazione che presentiamo oggi: un campione della produzione alimentare, un’eccellenza nella sostenibilità e nella qualità, interpreta il gemellaggio con la Vittoria Alata come un segno di importante distinzione e di riconoscimento delle proprie origini. Il bene culturale è sempre un fortissimo concentrato di significati. Come direttore di Fondazione Brescia Musei, titolata alla valorizzazione di questo straordinario patrimonio, posso dunque definirmi pienamente soddisfatto nel recepire come questo territorio – oggi splendidamente rappresentato da Calvisius – sia in grado di interpretare così maturamente il concetto di promozione culturale”.

 

Le latte serigrafate in edizione limitata verranno esposte in due corner allestiti presso il Capitolium e il Museo Santa Giulia: un QR code introdurrà il visitatore alla speciale selezione di Calvisius Caviar dedicata alla Vittoria Alata e all’e-shop per un’agevole esperienza di acquisto.

L’iniziativa origina nel contesto celebrativo del restauro dell’antica statua in bronzo avvenuto tra il 2018 ed il 2021 ad opera dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze: la figura femminile in tunica e mantello, risalente al I secolo d.C., composta da circa trenta parti fuse con la tecnica della cera persa indiretta e saldate tra loro a comporre l’imponente e delicata  bellezza della Vittoria Alata, negli anni è diventata uno dei simboli di una delle città più colpite dalla pandemia Covid-19 e il suo riallestimento nel Capitolium di Brescia è divenuto emblema di rinascita di arte e di vita.

Con il contributo di Agroittica, che dimostra con questa iniziativa grande cura nei confronti del patrimonio cittadino, verrà effettuato mensilmente un monitoraggio dello stato di conservazione della statua, con la redazione di documentazione tecnica e la mappatura della situazione conservativa. Verrà effettuata, inoltre, ad opera di personale altamente specializzato, la spolveratura delle superfici ogni sei mesi, lo stesso lavoro verrà effettuato anche sulle cornici in bronzo, trovate con la Vittoria Alata nel 1826, esposte a parete e all’interno della vetrina dell’aula.

La statua della Vittoria Alata è per composizione, conservazione e materiale una delle opere più rappresentative dell’arte romana giunta fino a noi. Venne trovata a Brescia nel 1826 presso il Capitolium, in occasione di indagini archeologiche condotte dai membri dell’Ateneo di Scienze Lettere e Arti ai piedi del colle Cidneo, unitamente a centinaia di altri manufatti in bronzo. Nel bronzo è riprodotta una figura femminile alata, alta poco meno di due metri (cm 194), con una postura oggi incompleta per la perdita di alcuni elementi che ne completavano il gesto e la posizione di equilibrio; il piede sinistro doveva poggiare molto probabilmente sull’elmo di Marte, il braccio sinistro doveva trattenere uno scudo, sostenuto anche dalla gamba flessa, scudo sul quale, con uno stilo, la divinità aveva inciso il nome del vincitore, affidandolo al bronzo e offrendolo alla vista di chi la guardava.

Amata da Giosuè Carducci che la celebrò nell’ode Alla Vittoria, ammirata da Gabriele d’Annunzio e da Napoleone III che ne vollero una copia, oggi è possibile ammirare la Vittoria Alata nella cella orientale del Capitolium, all’interno di Brixia. Parco archeologico di Brescia romana, in un allestimento museale progettato dall’architetto spagnolo Juan Navarro Baldeweg.

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