LA CROCIFISSIONE DI MASACCIO. Dal Museo di Capodimonte

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Informazioni

MASACCIO. LA CROCIFISSIONE
Dal Museo e Real Bosco di Capodimonte
Omaggio ad Alberto Crespi
Milano, Museo Diocesano Carlo Maria Martini (p.zza Sant’Eustorgio, 3)
22 febbraio – 7 maggio 2023

Orari:
martedì- domenica, 10-18; chiuso lunedì

Biglietti:
Intero: € 9,00
Ridotto individuale: € 7,00
Ridotto gruppi: € 7,00
Ridotto parrocchie: € 7,00
Scuole e oratori: € 4,00

Cumulativo Chiostri intero: € 12,00
Cumulativo Chiostri ridotto individuale: € 10,00
Cumulativo Chiostri ridotto gruppi: € 10,00
Cumulativo Chiostri ridotto parrocchie: € 10,00
Cumulativo Chiostri ridotto scuole e oratori: € 6,00

Il biglietto consente la visita anche alla mostra “Lee Jeffries. Portraits” e alla collezione permanente.

Informazioni: T. +39 02 89420019; www.chiostrisanteustorgio.it

Ufficio stampa

CLP Relazioni Pubbliche | Anna Defrancesco, T 02 36755700; M 349 6107625 | anna.defrancesco@clp1968.it; www.clp1968.it

22.02.2023 07.05.2023

Milano, Museo Diocesano Carlo Maria Martini

Per la prima volta a Milano, uno dei più importanti capolavori dell’artista che rivoluzionò la pittura del Quattrocento italiano.

Dal 22 febbraio al 7 maggio 2023, il Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano ospita uno dei più importanti capolavori di Masaccio (San Giovanni Valdarno 1401 – Roma 1428), artista che ha rivoluzionato la storia della pittura italiana del Quattrocento.

Si tratta della Crocifissione, oggi conservata al Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli, una tavola un tempo cuspide del polittico realizzato nel 1426 su commissione del notaio ser Giuliano di Colino degli Scarsi da San Giusto per la sua cappella nella chiesa di Santa Maria del Carmine a Pisa, poi smembrato già alla fine del XVI secolo.

L’esposizione, curata da Nadia Righi, direttore del Museo Diocesano di Milano e Alessandra Rullo, conservatore del dipartimento dipinti e sculture del XIII, XIV e XV secolo del Museo e Real Bosco di Capodimonte, col patrocinio del Comune di Milano, è dedicata ad Alberto Crespi, raffinato collezionista recentemente scomparso che ha donato nel 1999 al Museo Diocesano la sua importante raccolta di quarantuno opere su fondo oro.

In uno spazio definito dal prezioso sfondo oro, la tavola presenta la Madonna, san Giovanni Evangelista e la Maddalena che piangono il Cristo Crocifisso. Masaccio interpreta il dramma raffigurando un dolore profondamente umano, concentrandosi solo su pochi elementi essenziali: le mani contratte che sporgono dal corpo massiccio della Madonna, avvolto da un ampio manto blu, le mani portate al volto del dolente san Giovanni, ma, soprattutto, le braccia alzate in un incontenibile moto di angoscia di una Maria Maddalena senza volto, raffigurata inginocchiata di schiena.

Cristo, dipinto frontalmente, con la testa incassata sulle spalle che presuppone una visione dal basso, resa con un sapiente scorcio anche attraverso l’abbreviazione delle gambe, riesce a suggerire l’umanità dolorosa di un corpo abbandonato alla morte. Le figure, modellate con forti contrasti di luce e ombra, si collocano in uno spazio vero nonostante lo sfondo dorato, teatro di un evento drammatico che avviene davanti agli occhi degli spettatori.

L’allestimento, curato dagli architetti Alessandro Colombo e Paola Garbuglio, comprende una installazione video che ricostruisce a grandezza naturale l’impianto del polittico, che risultava smembrato già alla fine del XVI secolo. Undici pannelli sono stati rintracciati grazie alla descrizione ne aveva fatto Vasari nella seconda edizione delle Vite in vari musei del mondo, come la National Gallery di Londra, dove è conservata la tavola centrale la Madonna in trono con il Bambino e angeli, lo Staatliche Museen di Berlino, il Museo Nazionale di Pisa o il Getty Museum di Malibu; altri pannelli risultano invece ancora dispersi.

Il percorso suggerisce un lento avvicinamento al dipinto offrendo spunti di riflessione, approfondimenti su Masaccio, sul Polittico, sull’iconografia e confronti con le altre opere realizzate dall’artista.

Per l’occasione, nella sezione dei Fondi Oro Collezione Crespi del Museo Diocesano di Milano, apparati storico-artistici approfondiranno la storia della collezione e la tecnica del fondo oro.

Accompagna la mostra un catalogo Dario Cimorelli editore.

I tendaggi in seta che arricchiscono l’allestimento e che esaltano la bellezza dell’opera di Masaccio, sono stati messi a disposizione da Cocccon, grazie a Studio Ciuffreda-Guardini. Nell’ottica di una sostenibilità condivisa, è stata riutilizzata parte dei tessuti impiegati per la mostra La Carità e la Bellezza che si è tenuta lo scorso dicembre a Palazzo Marino a Milano. I teli sono realizzati in seta definita “non violenta” perché ottenuta tramite un procedimento particolare che viene avviato solo dopo la trasformazione del baco in farfalla, evitando di interromperne la metamorfosi. In tal modo viene preservata la vita dei bachi che non vengono soppressi per ottenere una quantità maggiore di filato.

Si ringraziano gli sponsor BPER Banca, DILS, Abbazia del Casoretto, e gli sponsor tecnici FujiFilm, Colsam, Cocccon.

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