Domenica 25 ottobre 2020, si è tenuta la 4^ edizione del Festival del Parco di Monza. Un appuntamento “speciale” dettato dalla pandemia COVID-19, con una programmazione interamente on line.
Sessanta eventi, incontri, dibattiti e video inediti hanno conquistato il pubblico con 8 ore di diretta streaming e hanno raggiunto oltre 14 mila visualizzazioni sulle pagine Facebook e sui siti del Festival, Reggia di Monza e dell’associazione Novaluna, nonché dei partner che hanno condiviso l’evento.
Grande riscontro hanno avuto il saluto di Linus, Vic, Diego Passoni, Ivan Zazzaroni, Andy dei Bluvertigo, la presenza di Giancarlo Neri, autore della scultura Lo Scrittore ospitata nel Parco e l’intervento di Giovanna Forlanelli Rovati, vice-presidente Fondazione Luigi Rovati. Anche CaterParco con Marco Ardemagni e Massimo Cirri (Caterpillar Rai Radio 2 e M’illumino di meno) e le interviste al regista Silvio Soldini e allo storico dell’arte Tomaso Montanari hanno suscitato grande interesse.
Da segnalare la sezione del Festival dedicata alle Regge e Giardini d’Italia che ha visto la partecipazione dei direttori di alcune delle più importanti istituzioni nazionali, quali Tiziana Maffei (Reggia di Caserta), Andrea Bruciati (Istituto autonomo Ville d’Este – Villa Adriana, Tivoli), Guido Curto (Consorzio delle Residenze Reali Sabaude e della Reggia di Venaria Reale), Domenico Piraina (Area Polo Mostre e Musei Scientifici di Palazzo Reale Milano) e di Giuseppe Distefano, nuovo direttore del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza.
I dati relativi alle visualizzazioni sono peraltro destinati a crescere perché il Festival vivrà nei prossimi mesi. I numerosi video trasmessi durante la diretta, infatti, rimarranno a disposizione del pubblico sulle pagine social e sui siti del Festival, dei promotori e dei partner. A questi si aggiungerà la pubblicazione di quei materiali che non è stato possibile trasmettere il 25 ottobre 2020.
Il tutto accompagnato dalla volontà di realizzare una serie di appuntamenti durante l’anno, sempre in streaming o anche in presenza se sarà possibile, che consentiranno di conoscere, approfondire, scoprire e promuovere il Parco di Monza con la giusta attenzione e nel massimo rispetto del patrimonio che rappresenta per Monza, per l’Italia e non solo.
Una sorta di magazine periodico che l’Associazione Novaluna, insieme a Reggia di Monza, ha l’intenzione di proporre proprio per valorizzare ulteriormente una risorsa unica in Italia dando nuova linfa a progetti, idee e cultura.
Un’opportunità per far vivere il Parco nel tempo, anche in preparazione dell’edizione numero 5 che potrà prevedere un’alternanza tra eventi live (la maggior parte) e quelli on line. Due modalità di partecipazione diverse ma che possono positivamente interagire per soddisfare chi vuole vivere il Festival NEL PARCO e chi, per vari motivi, lo vuole e lo può vivere solo o anche FUORI DAL PARCO.
“Un’esperienza nuova, impegnativa ma anche molto stimolante che ha coinvolto quasi 50 soggetti, tra Istituzioni, Fondazioni, realtà associative e professionali, con patrocini pubblici e sponsor privati – sottolinea Cristina Sello del Comitato organizzatore e responsabile della comunicazione del Festival del Parco di Monza – “Certo, vivere il Festival immersi nel Parco è cosa diversa e tanto ci è mancato questo contatto diretto, fatto di sensazioni ed emozioni che questo meraviglioso patrimonio sa trasmettere a tutti noi che lo viviamo quotidianamente e che ci impegniamo, con costanza e determinazione, a far conoscere ed apprezzare. Ma il format digitale ha consentito di raggiungere due obiettivi: ampliare il pubblico ed avere una maggiore diffusione della conoscenza del Festival e del Parco; evidenziare l’idea della complessità e pluralità dei differenti interventi culturali e artistici e, nel contempo, far comprendere l’organicità dell’insieme del progetto Festival che va ben oltre i singoli eventi ed edizioni annuali”.
“In questi 4 anni abbiamo sempre considerato il Festival come uno strumento non come un evento fine a sé stesso: ci auguriamo che le proposte fatte e praticate possano essere recepite come progetti veri e propri con una adeguata programmazione – aggiunge Sergio Civati, coordinatore del Festival – Facilitare un’offerta stabile e qualitativa per conoscere il Parco, le sue Ville, le Cascine, i Giardini; realizzare programmi qualitativi di arte e cultura in sintonia con l’ambiente; attivare attenzione e relative attuazioni di progetti legati alla mobilità sostenibile, raccolta differenziata, realizzazione di eventi a ridotto impatto ambientale: tutto ciò per il Parco e la sua salvaguardia. Sarà necessaria una maggiore assunzione di responsabilità e presenza delle Istituzioni interessate, un progetto pluriennale, il reperimento di risorse economiche adeguate, la definizione di un modello di gestione diverso che permetta di tenere insieme senso e qualità del Festival, con l’organizzazione e le professionalità necessarie”.
“L’edizione sperimentale di quest’anno del Festival del Parco interamente online è stata una scommessa vinta, che ha raggiunto obiettivi al di sopra delle aspettative, grazie anche ad un’importante e consolidata rete di stakeholders. – dichiara Giuseppe Distefano Direttore Generale della Reggia di Monza – Sono sinceramente convinto che, il successo di quest’edizione sia servito a porre le basi per la prossima edizione del Festival, che ha dimostrato di poter raggiungere ed ampliare notevolmente il suo bacino di pubblico portando la bellezza intrinseca del Parco e della Reggia di Monza nelle case di ciascuno di noi. Da questo momento è fondamentale sfruttare le potenzialità del digitale per accompagnare il pubblico all’edizione 2021 del Festival che sono certo sarà un connubio tra eventi in presenza ed online”.
Note storiche
Il Festival del Parco di Monza è nato nel 2017 e si è sviluppato nelle sue 3 edizioni, grazie alla volontà e determinazione dei promotori, l’Associazione Novaluna di Monza insieme a Reggia di Monza, con la collaborazione “in rete” di realtà professionali e associazioni di volontariato, con il sostegno e l’adesione di istituzioni, fondazioni e realtà imprenditoriali del territorio.
Nelle scorse edizioni ha coinvolto nei vari progetti oltre 50 partner tra enti pubblici, fondazioni, realtà private e associazioni nazionali e del territorio e visto la partecipazione di più di 8.000 persone.
Il Festival è ecosostenibile, con la certificazione GreenFEST – Green Festivals and Events through Sustainable Tenders, riconosciuta da Anci Lombardia in quanto risponde ai Criteri Ambientali Minimi per l’organizzazione e la gestione degli eventi culturali.