L’AUTUNNO DI FONDAZIONE BRESCIA MUSEI

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Informazioni

Matthias Stom: un caravaggesco nelle collezioni lombarde
Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo
18 settembre 2025 – 15 febbraio 2026
A cura di Gianni Papi

 

Guido Crepax. Sogni, Giochi, Valentina 1953-2003
Brescia, Museo di Santa Giulia, Brescia
30 settembre 2025 – 15 febbraio 2026
A cura di Alberto Fiz e Ilaria Bignotti

 

Mondi, viaggi, storie… e poi c’è Jacovitti!
Le illustrazioni dall’archivio dell’Editrice La Scuola
Brescia, Museo di Santa Giulia
2 ottobre 2025 – 15 febbraio 2026
A cura di Michela Valotti

 

Peter Paul Rubens. Giovan Carlo Doria a cavallo
Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo
28 ottobre 2025 – 15 febbraio 2026
A cura di Gianluca Zanelli, Marie Luce Repetto

Ufficio stampa

CLP Relazioni Pubbliche
Clara Cervia
T+39 02 36 755 700
clara.cervia@clp1968.it

da settembre 2025

Brescia

Una stagione ricca di eventi espositivi che spaziano dal Seicento, con due grandi maestri quali Peter Paul Rubens e Matthias Stom, al Novecento con la mostra di Guido Crepax e l’inedita rassegna delle illustrazioni dall’archivio dell’Editrice La Scuola, in occasione del II Festival internazionale dell’Educazione di Brescia.

 

A novembre, inoltre, si terrà il tradizionale appuntamento con il Festival della Pace di Brescia e la sesta mostra del ciclo arte contemporanea e diritti umani. Da dicembre prenderanno il via le celebrazioni del bicentenario del ritrovamento della Vittoria Alata e del deposito bronzeo del Capitolium, che si protrarranno fino al termine del 2026.

Al ritorno dalle vacanze, gli appassionati d’arte troveranno un autunno di originali e preziose mostre, promosse e organizzate da Fondazione Brescia Musei, da anni attore autorevole e sperimentale nell’ambito dell’exhibition italiano.

 

Il programma si apre il 18 settembre 2025 alla Pinacoteca Tosio Martinengo che, fino al 15 febbraio 2026, ospiterà la prima rassegna mai organizzata a livello internazionale del pittore caravaggesco Matthias Stom (1600-1650).

L’esposizione inedita, curata da Gianni Papi, tra i più influenti storici dell’arte seicenteschi, presenta tutte le opere conservate sul territorio lombardo di questo pittore fiammingo, la cui intera vicenda, nonostante la qualità espressa nei dipinti, risulta tutt’ora in gran parte misteriosa. Alle opere esposte in Pinacoteca Tosio Martinengo si aggiunge la pala di Chiuduno, che non può essere spostata e che sarà inclusa negli itinerari. La sua parabola creativa si può suddividere in diverse stagioni; da quella iniziale, svolta tra Anversa e Utrecht, a quella romana, la più importante e decisiva per la sua carriera; è nella Capitale che Stom mette a punto un linguaggio fortemente naturalistico, rimanendo sempre fedele alle istanze caravaggesche che non tradirà mai. Dopo Roma si registrano il soggiorno napoletano, documentabile tra il 1635 e il 1638, quindi quello palermitano, intorno al 1640, dove esegue una strabiliante quantità di opere dalle dimensioni assai notevoli. Nel 1643 è poi a Venezia e vi sarà ancora presente nel 1645, per poi non lasciare più tracce documentarie di sé.

A Brescia giungeranno da Bergamo quattro importanti capolavori da collezione privata (Incredulità di san Tommaso; Dedalo mette le ali a Icaro; Guarigione di Tobia; Cristo fra i dottori), tre fondamentali capolavori dell’Accademia Carrara tra cui due soggetti a lume di notte, nei quali l’artista era specializzato, e un San Giovanni Battista dal convento di San Bartolomeo.

Saranno inoltre esposti il grande quadro con Vespasiano che libera dalle catene Giuseppe Flavio, da Santa Maria Assunta a Soncino (CR), e tre opere della Pinacoteca Tosio Martinengo: un’Incredulità di san Tommaso e due inediti, di illustre provenienza. Se si eccettua l’enorme pala di Chiuduno raffigurante l’Assunzione, si tratta dell’intero corpus dell’artista conservato in Lombardia, a testimoniare un’eccezionale fortuna collezionistica nei nostri territori per questo pregevole pittore.

 

Il programma espositivo autunnale di Fondazione Brescia Musei dedicato alla grande stagione fiamminga prosegue alla Pinacoteca Tosio Martinengo, che da metà ottobre al 15 febbraio 2026 accoglie il monumentale ritratto di Giovan Carlo Doria a cavallo di Peter Paul Rubens, capolavoro in prestito dai Musei Reali di Genova. L’iniziativa, curata da Gianluca Zanelli e Marie Luce Repetto, con la collaborazione di Palazzo Spinola, si inserisce all’interno del programma PTM ANDATA e RITORNO, che vede Fondazione Brescia Musei trasformare le “partenze” collegate alle richieste di prestito in “arrivi” di opere ospiti: un’occasione per ricevere nelle sale della Pinacoteca opere dai musei di tutto il mondo.

Giovan Carlo Doria (1576–1625) fu un importante nobile e mecenate genovese, appartenente a una delle famiglie più influenti della Repubblica di Genova nel XVII secolo. Profondamente inserito negli ambienti aristocratici e culturali della sua epoca, fu effigiato da artisti di primo piano del suo tempo, come Anthony van Dyck e, appunto, Peter Paul Rubens. Il dipinto fu realizzato attorno al 1607, durante il soggiorno romano del grande pittore fiammingo, che conferì alla figura del nobile un’imponente solennità, resa vibrante dall’enfatico movimento del cavallo e del cane ai suoi piedi. Si tratta, in generale, di una potente affermazione di autorità e ambizione, che contribuisce a tramandare l’immagine del nobile genovese come figura di potere e prestigio.

 

Invece, il Museo di Santa Giulia, dal 30 settembre 2025 al 15 febbraio 2026, ospita l’antologica rassegna, dal titolo Guido Crepax. Sogni, Giochi, Valentina 1953-2003, che rende omaggio a Guido Crepax (1933-2003), uno dei più importanti autori italiani di fumetto e artista eclettico noto a livello internazionale.

L’esposizione, promossa da Fondazione Brescia Musei in collaborazione con l’Archivio Crepax e curata da Alberto Fiz e Ilaria Bignotti, con la collaborazione di Camilla Remondina, rappresenta un’occasione unica per analizzare la vasta produzione del celebre artista grafico attraverso un percorso filologico che si sviluppa lungo un arco temporale di cinquant’anni, mettendo in evidenza l’importanza di un grande autore che non solo ha trasformato il linguaggio del fumetto, di cui è stato maestro indiscusso, ma ha avuto un ruolo significativo nell’arte e nella cultura italiana del dopoguerra.

La mostra approfondisce la vasta produzione di Crepax nel suo dialogo proficuo con le arti attraverso 150 opere, alcune delle quali mai esposte, tra tavole originali, bozzetti, disegni, progetti pubblicitari, storyboard di film, copertine di dischi e giochi.

Divisa in sette percorsi tematici, l’iniziativa prende in esame l’evoluzione stilistica di Crepax attraverso una scelta rigorosa di 100 tavole originali che mettono in risalto le sue straordinarie invenzioni.

L’esposizione è la prima grande indagine a tutto tondo sulla creatività di Crepax, evidenziando altri aspetti della sua ricerca legati non solo al fumetto, ma anche alla pubblicità, alla televisione, al cinema, al teatro – nel 2000, ha disegnato i costumi per la Salomé di Paolo Scheriani e nel 2001 per la Lulu di Alban Berg, diretta da Mario Martone -, alla musica – ha realizzato oltre 300 copertine di dischi – e ai giochi.

Il ricco catalogo sarà edito da Skira.

 

Sempre al Museo di Santa Giulia, dal 2 ottobre 2025 al 15 febbraio 2026, con apertura in concomitanza del II Festival internazionale dell’Educazione, si tiene la mostra dal titolo Mondi, viaggi, storie… e poi c’è Jacovitti!, che presenta, per la prima volta al grande pubblico, una parte del ricchissimo patrimonio illustrativo dell’archivio storico dei bozzetti di Editrice La Scuola, realtà bresciana che opera dal 1904 nel settore educativo in Italia, producendo testi scolastici e strumenti didattici che hanno accompagnato generazioni di insegnanti, studentesse e studenti di ogni grado scolastico.

L’esposizione, promossa da Fondazione Brescia Musei e da Editrice La Scuola e curata da Michela Valotti con la collaborazione di Anna Piergentili, offre attraverso un’accurata scelta di oltre 70 tavole uno spaccato dell’immaginario iconografico proposto alle giovani generazioni che si formarono in Italia negli anni del dopoguerra e del boom economico, alle soglie della più stretta contemporaneità.

La rassegna, divisa in 4 sezioni tematiche, consente di apprezzare opere di autori quali Benito Jacovitti, Bruno Munari, Ugo Fontana, Francesco Carlo Salodini, Marina Battigelli, Gianmaria Ciferri, Gianbattista Bertelli, Piero Cozzaglio, Nevio Zeccara, Gianni De Luca e Pio Pullini.

Per completezza, varietà e impulso formativo la mostra propone al pubblico uno straordinario viaggio nella creatività italiana: una carta d’identità del talento illustrativo della tradizione italiana che insieme alla belga e alla argentina ha fatto la storia della nona arte.

Il ricco catalogo a corredo della mostra sarà edito dall’Editrice La Scuola.

 

A novembre ritorna il puntuale e necessario appuntamento con il Festival della Pace di Brescia, importante momento di confronto e di crescita per la città su temi di rilevanza internazionale e universali quali giustizia, solidarietà, cooperazione, tolleranza e rispetto, di cui Fondazione Brescia Musei, già da cinque edizioni, è uno dei principali promotori attraverso l’organizzazione di una proposta espositiva collegata a temi di stringente attualità, con approfondimenti su contesti nei quali i diritti umani – a cominciare da quello della libertà d’espressione – sono negati, e con il coinvolgimento di artisti che hanno vissuto in prima persona le conseguenze di situazioni geopolitiche spesso complesse e tragiche. L’edizione 2025 vedrà un focus particolare dedicato al complesso e drammatico contesto mediorientale.

 

A dicembre, inoltre, è previsto l’avvio delle celebrazioni del Bicentenario del ritrovamento della Vittoria Alata e del deposito bronzeo del Capitolium. Lo sviluppo di un nuovo progetto di valorizzazione della scultura antica, con la Vittoria Alata protagonista di un confronto di eccellenza, costituirà una grande sorpresa per la città. Analogamente, grazie a un prestito i bronzi del Museo di Santa Giulia dialogheranno con quelli di un grande museo archeologico nazionale italiano, per portare la festa del bicentenario e il ricordo del ritrovamento fuori dal confine cittadino.

 

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Fondazione Brescia Musei è una fondazione di partecipazione pubblico–privata presieduta da Francesca Bazoli e diretta da Stefano Karadjov. Fanno parte di Fondazione Brescia Musei Brixia. Parco archeologico di Brescia romana, Museo di Santa Giulia, Pinacoteca Tosio Martinengo, Museo delle Armi Luigi Marzoli, Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia, Castello di Brescia Falco d’Italia e Cinema Nuovo Eden. I Musei Civici di Brescia sono inclusi nell’offerta di Associazione Abbonamento Musei.

 

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