IL WEEKEND DI LECITE VISIONI – FESTIVAL LGBTQIA+

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Informazioni

LECITE VISIONI. FESTIVAL LGBTQIA+

XI edizione

Teatro Filodrammatici Milano (Piazza Paolo Ferrari, 6)

Dal 6 al 12 maggio 2024

 

Biglietti:

Intero: €18,00; Ridotto: €11,50; Scuole: €9,00, Carnet 5 ingressi: €75,00; Carnet 3 ingressi: €42,00;

(+ diritti di prevendita)

 

Informazioni e biglietteria:

T + 39.02.36727550; biglietteria@teatrofilodrammatici.eu

 

Sito internet:

www.teatrofilodrammatici.eu

 

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Ufficio stampa

Marta Pedroli, M. +39 347 4155017 | marta.pedroli@clp1968.it | stampa@teatrofilodrammatici.eu
T. + 39 02 36755700; www.clp1968.it

Sabato 11 e domenica 12 maggio 2024

Teatro Filodrammatici Milano

Giunge al termine al Teatro Filodrammatici di Milano la undicesima edizione di LECITE VISIONI – Festival LGBTQIA+, promosso e organizzato dal Teatro Filodrammatici di Milano, con la direzione artistica dell’attore e regista Michele Di Giacomo.

 

Il ricco calendario di appuntamenti del weekend si apre sabato 11 maggio, alle ore 18.30, con Statovci Pajtim che, con Maurizio Fiorino, parlerà del suo libro Il mio gatto Jugoslavia (Sellerio editore), primo romanzo dell’autore di Le transizioni e Gli invisibili, un esordio che ha sorpreso i lettori e la critica.

Negli anni ottanta, in un villaggio della Jugoslavia, Emine è una giovane donna che spesso si scontra con le idee del mondo attorno a sé e con un padre severo e superstizioso. Per un capriccio, un uomo che conosce appena le chiede la mano, e lei in quel matrimonio intravede la possibilità di un cambiamento. Quando i Balcani in guerra si sgretolano, la famiglia fugge in Finlandia e la vita nel nuovo paese è dominata dalla paura e dalla vergogna.

Accanto a lei, il figlio Bekim cresce in una terra dove a chi viene da fuori si comanda di accontentarsi di poco e di essere grati. Il ragazzo rischia di diventare un emarginato sociale, è un immigrato ed è gay, in un paese sospettoso verso gli stranieri fino alla violenza. Quando gli chiedono il suo nome, spesso ne inventa uno. A volte finge di essere russo. I duri del posto gli sputano in faccia. È ossessionato dalla pulizia e distaccato non solo dai suoi compagni di scuola ma anche dalla madre, che a sua volta è alla ricerca di una identità e di un futuro diversi. A parte incontri occasionali, l’unico compagno di Bekim è un enorme serpente, un boa che lascia vagare liberamente per l’appartamento. Poi, una notte in un gay bar, il giovane incontra un gatto come nessun altro. Questa creatura parlante, capricciosa, affascinante e manipolatrice lo guiderà in un viaggio sconvolgente nel passato, verso il Kosovo e i suoi demoni, per dare un senso alla storia magica e crudele della sua famiglia.

Pajtim Statovci, nato in Kosovo nel 1990, è cresciuto in Finlandia dove si è trasferito con la famiglia fuggita dalla guerra quando aveva due anni. Il mio gatto Jugoslavia, uscito nel 2014 (Sellerio 2024), ha vinto il Premio Helsingin Sanomat. Le transizioni (Sellerio 2020), il suo secondo romanzo, tradotto in molte lingue, finalista al National Book Award, ha vinto il Toi-sinkoinen Literature Prize nel 2016 e nel 2018 gli è stato assegnato l’Helsinki Writer of the Year Award. Gli invisibili (Sellerio 2021) ha ricevuto il prestigioso Finlandia Prize, che consacra l’autore come il più giovane vincitore di ogni tempo.

 

Alle ore 20.20, ultima replica di Nascondevo ghiaccio sotto le mie ardenti carezze, il progetto di Michele Di Giacomo e Angelo Di Genio.

La pièce prende spunto da un fatto avvenuto nel 1889, quando un giovane omosessuale aristocratico italiano scrive a Émile Zola quattro lunghe lettere raccontando la propria vita con l’obiettivo di spingere lo scrittore a fare di quella confessione un romanzo e a rappresentare per la prima volta un personaggio omosessuale in letteratura. Zola, tuttavia, dopo aver cercato di elaborarlo, decide di non pubblicarlo, e di passarlo a un medico, Saint-Paul, che lo divulgherà all’interno di una pubblicazione scientifica sulle perversioni sessuali dal titolo “Romanzo di un invertito nato”. Quell’affermazione di sé, quel grido acuto diventa allora un mezzo per essere screditato, etichettato come malato, amorale.

Michele Di Giacomo e Angelo Di Genio rileggono questa vicenda con gli occhi e la sensibilità dell’oggi, in una ricerca fatta di domande, interviste, ricostruendo il racconto di quella vita in lettera, interrogandosi sulla potenza sociale della rappresentazione, contrapposta alla discriminazione.

 

Alle ore 21.00, va in scena We are not Penelope. Sobre la fidelidad, creazione di PALAZZO SUBURBIO (Italia, Spagna, Portogallo), collettivo di Joele Anastasi, Nuno Nolasco, Antonio L. Pedraza, produzione del Teatro Bellini di Napoli, co-produzione Fitt Noves Dramaturgie, Metaproducciones Escénicas, Vuccirìa Teatro, Estigma, si prefigge di rispondere al quesito su cosa sia la fedeltà.

Ripercorrendo il mito di Penelope, tre performer, Joele Anastasi, Nuno Nolasco e Antonio L. Pedraza, in una creazione artistica tra italiano, spagnolo e portoghese, propongono una rivisitazione contemporanea del celebre personaggio omerico. La storia di Penelope si converte in un’ideale che può esistere solo attraverso la morte dell’amore. Laddove il tempo attuale getta le basi per una nuova idea di umanità e di relazioni, di identità ed emancipazione, ecco che anche il significato ontologico della parola fedeltà viene messo in discussione.

 

Il sabato di Lecite Visioni si chiude con il dj set a cura di SocksLove; dalle 23.00 alle 0.30.

 

Domenica 12 maggio, Lecite visioni propone un doppio appuntamento.

Alle ore 18.00, il palcoscenico del Teatro Filodrammatici accoglie Piccola Bestia di Tobia Rossi, vincitore del Premio Carlo Annoni, con Riccardo Buffonini, per la regia di Giacomo Ferraù.

Quando Max scopre che il suo fidanzato si è trasformato in un topo, tutto cambia. L’accettazione di amici e parenti non è più scontata e all’interno della coppia mutano il peso di azioni e parole, le priorità, i bisogni e le dinamiche di potere. La relazione, messa a dura prova da questo paradossale incidente a metà tra Kafka e Roald Dahl, viene denudata nei suoi aspetti più segretamente tossici e spinta verso territori “al di là dell’umano” che né Max né il suo ragazzo Nic avevano considerato.

 

Alle ore 21.00, spazio ad Autopilot di Ben Norris, con Ilaria Martinelli ed Elena Orsini, che racconta la storia di due ragazze che si incontrano sul lavoro, fanno amicizia e poi si innamorano. Il testo introduce questioni insanabili come la differenza di classe, ma anche domande etiche legate all’intelligenza artificiale, nello specifico alle automobili a guida autonoma e a temi come la difficoltà di relazionarsi con l’altro, il sacrificio a cui si è predisposti a sopportare, l’egoismo di fondo che si cela dietro ogni scelta e la solitudine dalla quale non si riesce a evadere.

 

Anche nel weekend, tra le 18.30 e le 21.00, Nolo.so serve un aperitivo nel bar del Teatro Filodrammatici.

E fino a domenica, nel foyer del teatro si può visitare la mostra RI-SCATTI. Chiamami col mio nome, curata da Diego Sileo, ideata e prodotta da PAC Padiglione d’Arte contemporanea e Ri-Scatti odv, promossa dal Comune di Milano con il sostegno di Tod’s e la collaborazione dell’Associazione per la Cultura e l’Etica Transgenere (ACET) e dell’Associazione Ala Milano onlus, che propone gli scatti di sedici autori – Alba Galliani, Antonia Monopoli, Bianca Iula, Elisa Cavallo, Fede, Ian Alieno, Lionel Yongkol Espino, Logan Andrea Ferrucci, Louise Celada, Manuela Verde, Marcella Guanyin, Mari, Nico, Nico Guglielmo, Riccardo Ciardo, Seiko – in grado di raccontare storie vere, alcune volte amare, altre gioiose, ma assolutamente frutto di una libera espressione. Le fotografie mettono in luce le identità̀ di persone transgender e non-binary e il loro sofferto percorso di transizione, accendendo i riflettori sulle difficoltà nel riconoscersi prima ancora che farsi riconoscere e accettare dalla propria famiglia, dai propri amici, dalle istituzioni e dalla società.

 

Lecite visioni è ideato e prodotto dal Teatro Filodrammatici di Milano e sostenuto con i fondi dell’8xmille della Chiesa Evangelica Valdese, col contributo di CIG Arcigay Milano, può vantare di una fitta rete di partner come Libreria Antigone Milano, NoLoso, Premio Carlo Annoni per testi teatrali a tematica lgbtqia+, Stratagemmi Prospettive Teatrali.

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