WANG GUANGYI Obscured Existence

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Informazioni

24 × 28 cm
144 pagine, 125 colori
cartonato
ISBN 978-88-572-5140-0
€ 35,00

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Ufficio stampa Skira
CLP Relazioni Pubbliche
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Skira editore

Le opere di uno dei più importanti artisti cinesi contemporanei, considerato uno dei simboli della nuova Cina

a cura di Eike Schmidt e Demetrio Paparoni

Dedicata a uno dei più importanti pittori cinesi dei nostri tempi, nella cui ricerca si incontrano le tradizioni artistiche orientali e occidentali, la monografia presenta una selezione di opere realizzate dal 2013 a oggi, comprendenti le serie Daily Life (2013-2014), Ritual (2015), Obscured Existence (2018-2020), The Shadow of Memory (2021), insieme ad auto­ritratti e altri dipinti.

Pubblicato in occasione della sua prima mostra personale in Italia, il libro include i saggi di Eike Schmidt, Demetrio Paparoni e un’intervista all’artista di Elio Cappuccio.

“Nel Novecento la svolta nell’arte cinese l’ha data la generazione di Wang Guangyi”, spiega il curatore Demetrio Paparoni, “Nella seconda metà degli anni Ottanta lui è tra quanti in Cina hanno dato vita a una rivoluzione linguistica e contenutistica con lo stesso spirito che tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo ha animato in Europa l’azione delle avanguardie storiche. Il peso assunto dalla sua ricerca filosofica e spirituale, portata avanti attraverso la pittura, la scultura, le grandi installazioni, fa di Wang Guangyi uno dei grandi protagonisti della storia dell’arte contemporanea cinese”.

Le opere di Wang Guangyi, che ha partecipato alla Biennale di Venezia del 2013, sono presenti nelle collezioni permanenti di musei pubblici di tutto il mondo, tra cui il nuovo M+ di Hong Kong, i musei di Shenzhen, Guangdong, Shanghai, Chengdu e Pechino, la Tate Modern di Londra, il San Francisco Museum of Modern Art, il Museum Ludwig di Aachen e molti altri.

Nato nel 1957 ad Harbin in Manciuria, nel nord della Cina, Wang Guangyi è diventato uno dei grandi protagonisti dell’arte contempora­nea cinese grazie alla serie Great Criticism. Ha analizzato sia gli effetti della propaganda politica e commerciale, con particolare riferimento alla Guerra Fredda, sia il rapporto con il divino. Inoltre, il suo lavoro è radicato nell’estetica di Kant come punto di riferimento fondamentale.

Eike Schmidt, storico dell’arte tedesco, è direttore delle Gallerie degli Uffizi di Firenze. Demetrio Paparoni, critico d’arte e curatore, è una delle voci più autorevoli della critica d’arte italiana.

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