Luce della Montagna esplora l’universo iconografico della montagna attraverso le opere di quattro grandi maestri della fotografia: Vittorio Sella, Martín Chambi, Ansel Adams, Axel Hütte.
Il racconto della montagna presenta il fotografo americano e ambientalista convinto Ansel Adams, con le sue celebri fotografie in bianco e nero di paesaggi dei parchi nazionali americani, veri e propri totem del Novecento; il peruviano Martín Chambi, uno dei primi importanti fotografi indigeni del Sudamerica, con le Ande specchio di documentazione etnografica e storica; Vittorio Sella, uno dei più straordinari fotografi della montagna, attivo tra gli ultimi decenni dell’Ottocento e i primi del secolo scorso nelle Alpi, in Asia, Africa e America del Nord. E infine, un portfolio originale sulle Alpi bresciane, commissionato da Fondazione Brescia Musei e realizzato da Axel Hütte, tra i più importanti rappresentanti della fotografia tedesca contemporanea.
Le fotografie riunite in Luce della Montagna colpiscono per la bellezza delle vedute, oltre che per la tecnica unita alla sensibilità del fotografo che determina la riuscita non solo documentaristica, ma anche estetica delle immagini.
Filippo Maggia, curatore, editor e docente, dai primi anni novanta ha collaborato con artisti di fama internazionale quali Hiroshi Sugimoto, Gabriele Basilico, Thomas Ruff, Nobuyoshi Araki, Mimmo Jodice, Philip-Lorca diCorcia, Axel Hütte, Victor Burgin, Tracey Moffatt, Ahlam Shibli e molti altri, occupando posizioni di prestigio nelle istituzioni di maggior rilievo nel panorama dell’arte contemporanea nazionale. Con Skira ha recentemente pubblicato Basilico. Territori intermedi (2021).