ARTVERONA | I vincitori dei premi di domenica 16 ottobre

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16 ottobre 2022

Sono stati annunciati i vincitori di 8 degli 11 premi che ArtVerona promuove attraverso partnership consolidate con diversi attori per costruire un sistema di risorse volte a supportare le gallerie espositrici e gli artisti rappresentati.

Sono stati annunciati i vincitori di 8 degli 11 premi che ArtVerona promuove attraverso partnership consolidate con diversi attori per costruire un sistema di risorse volte a supportare le gallerie espositrici e gli artisti rappresentati.

 

A Disposizione. Veronafiere per l’arte

Il premio A Disposizione. Veronafiere per l’arte è stato assegnato a quattro artisti attraverso l’acquisizione di opere che restituiscono indagini e approcci molto diversi, dalla pittura al collage, fino al disegno e alla fotografia: Cristian Chironi (1974), con l’opera “Untitled”, 2022, rappresentato da Ncontemporary (Milano, Londra), Donata  Lazzarini (1968), con l’opera “La montagna rosa e Morel”, 2017, rappresentata da Artericambi (Verona), Luca Lupi (1970), con l’opera “Dittico #2 | 42°42’29’’N 10°59’11’’E | 23 giugno 2019 – 08 ottobre 2019”, 2019, rappresentato da Cardelli&Fontana Artecontemporanea, Sarzana (SP), Alfredo Pirri (1957), “Cose illuminate”, 2013, rappresentato da Z2O Sara Zanin (Roma).

Nato nel 2018, A Disposizione è il fondo di acquisizione di Veronafiere per l’arte.

Attraverso questo premio, Veronafiere ribadisce sia l’importanza di ArtVerona come manifestazione centrale nel progetto di avvicinamento tra arte, cultura e impresa, sia il valore del collezionismo e del sostegno alle pratiche artistiche portatrici di valori legati all’innovazione.

Veronafiere sta attualmente elaborando le linee specifiche attraverso le quali costruire ed espandere la propria collezione, oltre che un piano di condivisione delle opere con il pubblico e gli attori del sistema.

 

Premio Display

Il Premio Display è stato assegnato a tre espositori di ArtVerona, in rappresentanza delle Main Section allo Studio Gariboldi (Milano) per la capacità di presentare progetti di forza e sensibilità anche attraverso opere di piccolo formato e alla Galleria Studio G7 (Bologna), per la capacità di usare lo spazio dello stand in maniera completa, articolando esterno ed interno che si costituiscono come una vera unità, senza sacrificare il numero degli artisti e uno per le Sezioni speciali a BIANCHIZARDIN Contemporary Art (Milano), nella sezione Curated by che ha lavorato con Domenico De Chirico.

I vincitori avranno un’agevolazione economica sull’iscrizione ad ArtVerona 2023. A scegliere le tre gallerie è stata una giuria composta da Michal Novotný, direttore della Collezione d’Arte Moderna e Contemporanea presso la National Gallery di Praga, Denis Isaia, curatore responsabile per l’arte contemporanea presso il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, e Andrea Castrignano, interior designer di nota competenza e seguitissimo sui social, oltre che collaboratore con numerose aziende di design.

Con il Premio Display, Veronafiere dona una ulteriore opportunità di sostegno al sistema dell’arte, offrendo un riconoscimento a tre gallerie che hanno presentato opere e artisti non solo di alto livello qualitativo, ma che hanno saputo disegnare un allestimento innovativo del proprio spazio espositivo in fiera.

 

Premio Montani Tesei

Nato nel 2020 con l’intento di offrire un supporto concreto al sistema dell’arte in uno dei suoi momenti di maggiore difficoltà, il Premio Montani Tesei è promosso dallo Studio Legale Montani Tesei che opera nel campo del diritto dell’arte e dei beni culturali. Il premio è stato assegnato Jingge Dong, rappresentato da L’Ariete arte contemporanea (Bologna) per l’opera “Inner pond #2”, 2022 con la motivazione: “Il lavoro di Jingge Dong rappresenta un perfetto incontro della tradizione pittorica occidentale con quella orientale. La natura nomadica dell’artista lo mette nell’incredibile condizione di essere uno studioso scrupoloso, legato ma al contempo esterno ad entrambe le realtà. Un cartografo apolide in grado di disegnare una mappa di sublime eleganza dell’immenso terreno della pittura figurativa”.

La giuria interamente femminile era composta dalla promotrice Virginia Montani Tesei, da Giovanna Caruso Fendi, Amministratore Unico e Socio Fondatore di FOROF (Roma); Chiara Casolo Ginelli, impegnata nella condivisione della ricerca visiva di artisti emergenti e la rivalutazione di maestri non del tutto riconosciuti, da Giovanna Stefanel, impegnata dal 2005 con Stofanel Investment a mettere l’architettura al servizio del benessere personale, del rispetto dell’ambiente, dell’eco-compatibilità e da Katia Da Ros, Vice Presidente per Ambiente, Sostenibilità e Cultura Veneta, nonché Vicepresidente e Amministratore Delegato di Irinox SpA e Presidente di Irinox North America, e membro onorario del Premio, che ha preso in considerazione tutti gli artisti esposti ad ArtVerona, senza barriere di medium e linguaggio.

L’intento della committenza, infatti, non è solo quello di sostenere il sistema italiano tramite l’acquisizione di un’opera, ma anche quello di fornire un’ulteriore occasione di visibilità e approfondimento verso le ricerche portate in fiera con particolare attenzione alle istanze che meglio trattano la contemporaneità.

 

Sustainable Art Prize

L’impegno nei confronti della sostenibilità è dato da un insieme di progetti messi in campo da ArtVerona: tra questi vi è il Sustainable Art Prize, istituito dal 2017 attraverso l’accordo tra l’Ufficio Sostenibilità dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e la fiera.

Il riconoscimento è andato a Laura Pugno, rappresentata dalla galleria Peola Simondi Artecontemporanea (Torino) con la seguente motivazione: “Le esperienze artistiche di Laura Pugno si esprimono mediante linguaggi che si evolvono nel tempo e tecniche differenziate. Ciò denota una maturità estetica che si esprime, in particolare, attraverso un lavoro di ricerca sul rapporto tra esseri umani e ambiente naturale, che riesce a valorizzare anche profili connessi all’azione dell’Agenda 2030, normalmente lasciati sullo sfondo. La sua produzione artistica restituisce una consapevolezza alternativa della realtà e, utilizzando il mondo della scienza come punto di riferimento, evidenzia i condizionamenti spesso legati alle regole culturali. L’artista ha già all’attivo diverse esperienze di compartecipazioni aperte alle realtà di riferimento e la giuria ritiene che questo possa essere la base per un ampio progetto di condivisione con la comunità studentesca e di ricerca degli Atenei del Veneto”.

 

La novità di quest’anno nasce dalla volontà di stabilire una maggiore relazione col territorio, per questo motivo, oltre a Christian Malycha, storico dell’arte tedesco, direttore curatoriale della Fondazione Friedrichs, Bonn / Weidingen, e capo dell’Archivio André Butzer, Altadena, CA / Rangsdorfper, il Premio coinvolgerà in giuria non solo Ca’ Foscari ma anche gli altri Atenei veneti (l’Università Iuav di Venezia, l’Università di Padova e l’Università di Verona) per dare avvio a un progetto partecipato e condiviso in cui verranno messe a sistema conoscenze e competenze. Insieme a Malycha vi saranno quindi: Matteo Nicolini, Professore associato di Diritto pubblico comparato presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche di UniVr; Valeria Tatano, professoressa di Tecnologia dell’architettura nel Dipartimento di Culture del progetto dell’Università Iuav di Venezia; Laura Nota, Professoressa ordinaria di Psicologia dell’orientamento e psicologia dell’inclusione, Università di Padova, ed Elena Semenzin Professoressa associata in Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali presso il Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica dell’Università Ca’ Foscari Venezia, e delegata della Rettrice alla Sostenibilità.

L’elaborazione di contenuti e visioni legate allo sviluppo sostenibile, è quindi l’asse fondamentale su cui si concentra questo Premio, che consiste nell’esposizione negli spazi dell’Università Ca’ Foscari a Venezia di un’opera che sondi uno o più dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU, e abbracci l’approccio costruito dall’Ateneo. Il processo lavorativo a seguito dell’attribuzione del premio prevede il coinvolgimento degli studenti nel lavoro artistico e la disponibilità a lasciarsi contaminare dalle sollecitazioni di ricercatori ed esperti, per realizzare quella sintesi collettiva che è metafora dell’approccio collaborativo necessario allo sviluppo sostenibile.

 

Premio A Collection

Per il terzo anno A Collection sceglie ArtVerona come riferimento per il proprio premio annuale.

Il riconoscimento è stato assegnato ex aequo a Rebecca Moccia, rappresentata da Mazzoleni (Torino, Londra) e a Franklyn Evans, rappresentato da Wizard Gallery (Milano), dalla giuria composta da Chiara Casarin e Giovanni Bonotto, da Chiara Nuzzi, curatrice e manager editoriale di Fondazione ICA Milano, e da Nadim Samman, curatore del KW Institute for Contemporary Art, con la seguente motivazione: “abbiamo selezionato gli artisti a partire da criteri diversi e con grande apertura nei confronti dei linguaggi artistici e le differenti ricerche oltre che alle sfide che possono nascere durante il periodo di residenza di entrambi. Ci hanno convinto le potenzialità che posso scaturire dalle diverse ricerche dei due artisti, sia per le soluzioni formali, le ricerche e le tematiche approfondite, oltre che ai diversi processi di display”.

A Collection a cura di Chiara Casarin, offre al vincitore la possibilità di disegnare un arazzo e di assistere alle fasi della produzione. A realizzare il lavoro sarà il maestro tessitore Giovanni Bonotto, che attraverso uno scambio con l’artista costruirà l’identità visiva dell’opera. I 25 grandi arazzi realizzati finora sono stati prodotti anche con filati ottenuti dalla lavorazione della plastica riciclata, coniugando così impegno ambientale ed etico, con l’attenzione e il supporto agli sviluppi più rilevanti dell’indagine visiva contemporanea.

 

Premio Massimiliano Galliani per il Disegno Under 35

Giunge alla seconda edizione il Premio Massimiliano Galliani per il Disegno Under 35, promosso dall’associazione culturale artMacs e dal Comune di Montecchio Emilia. Istituita dalla famiglia dell’artista Massimiliano Galliani, prematuramente scomparso, l’associazione culturale ArtMacs intende diffondere e consolidare la sua memoria, oltre a sostenere le giovani generazioni.

Il premio va ex-aequo a Chiara Calore, rappresentata dalla galleria Galleria Giovanni Bonelli, Milano, Canneto sull’Oglio (MN), Pietrasanta (LU) e a Sawsan Al Bahar rappresentata da Firetti Contemporary, Dubai (UAE) con la seguente motivazione: “Le due artiste evidenziano spazi di sensibile dialogo culturale lungo realtà umane che si compenetrano nel silenzio metafisico del disegno, trovando quel fatale equilibrio energetico tra distanza geografica e vicinanza morale. Da una parte l’occidente europeo di Chiara Calore con le sue ibridazioni fusionali, aggregati molecolari tra primitivismo e cosmesi contemporanea, nel canone catartico di uno sguardo archetipico eppure futuribile; dall’altra il medio oriente di Sawsan Al Bahar con i codici stabili di un intimismo domestico che si fa metro di appartenenza universale, oltre qualsiasi moralismo politico e religioso, ribadendo quella libertà di sguardo entropico sul mondo che accompagna la natura vaporosa dell’opera. Un premio ex aequo che diventa abbraccio iconografico nel segno di un’empatia culturale tra giovani artiste di una generazione motivata, pronta a nuove consapevolezze sociali, attenta al canone tecnologico senza dimenticare le radici iconografiche dell’immagine, privilegiando un disegno che torna, con urgenza e metodo, al centro dello scacchiere culturale.”

Le opere sono state stata acquistata dall’associazione al fine di costituire una raccolta dedicata al disegno contemporaneo, mentre il Comune di Montecchio Emilia, che si unisce ad artMacs sia nel processo di riconoscimento della memoria, sia nel supporto ai nuovi talenti, ha acquisito organizzerà nel 2023 una mostre delle vincitrici.

A svolgere il lavoro di selezione e ad attribuire il Premio è stata una giuria composta da Omar Galliani, artista e membro dell’Associazione artMacs, Fausto Torelli, Sindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Montecchio Emilia, Gianluca Marziani, curatore e critico d’arte, Vanni Cuoghi, artista e docente presso l’Accademia Aldo Galli di Como, la docente Eleonora Frattarolo, docente di Beni Culturali e Ambientali presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e membro del Comitato Scientifico della Biennale del Disegno di Rimini.

 

Premio MZ Costruzioni

Il Premio MZ Costruzioni, rivolto a tutti gli artisti under 40 senza limiti di linguaggio, è andato a Santiago Reyes Villaveces, rappresentato da Ncontemporary (Milano, Londra), per l’opera “Goodwill Moon Rock” (2021) con la seguente motivazione: “Nel lavoro emerge lo stereotipo coloniale contemporaneo, che terminata la spartizione del pianeta ora sogna la galassia. E se durante la guerra fredda l’allunaggio trasformava la ricerca scientifica in arma politica, questo lavoro ci mostra una regressione nel conflitto che oggi vede le super potenze del mondo tornare alla minaccia nucleare. La giuria premia dunque l’artista per la sua capacità di guardare a un passato che oggi appare più che mai attuale: guerra fredda, colonialismo e conquista lunare si incrociano in un’opera densa di riferimenti e di alta qualità formale.”

Insieme ad Antonio Zito a svolgere il lavoro di analisi e selezione sono stati Alessandra Troncone, curatrice e storica dell’arte che opera in ambito italiano e internazionale, e Nicolas Ballario, giornalista, autore e conduttore di programmi di arte contemporanea di Radio Uno Rai, LA7 e Sky Arte.

Il Premio MZ Costruzioni è nato nel 2019 su iniziativa di Antonio e Michele Zito, due imprenditori e collezionisti che hanno fatto della solidità, dell’innovazione e dell’ecosostenibilità dell’acciaio i valori fondanti della loro azienda.

Dal 2011 questa visione aziendale è stata ulteriormente rafforzata attraverso la passione, l’impegno e il sostegno alla ricerca artistica. L’obiettivo è quello di essere funzionali al sistema attraverso l’acquisizione di un’opera che rappresenti valori come trasformazione e crescita.

 

Premio De Buris

Per il terzo anno consecutivo l’azienda vinicola Tommasi è partner di ArtVerona e promuove la seconda edizione de Premio De Buris, brand e progetto di alta gamma del gruppo.

Il vincitore è il duo artistico Sara Goldschmied ed Eleonora Chiari, in arte Goldschmied & Chiari, rappresentati dalla Galleria Poggiali (Firenze, Milano, Pietrasanta), con Visioni/Vedute senza titolo, tratta dal ciclo Untitled Views, una superficie specchiante, su cui vengono fissati scatti fotografici di esplosioni di fumo.

“L’opera – recita la motivazione – ricorda il sogno del fondatore della nostra cantina, un contadino visionario e si presta a svariate interpretazioni, in cui l’osservatore, specchiandosi, diventa il protagonista dell’opera, completandola con la sua immagine riflessa. Man mano che ci si avvicina la percezione del colore si attenua e la nostra sagoma, misteriosamente riflessa tra giochi di luce e ombra, diventa sempre più nitida. I fumi nebulosi prendono corpo sulla superficie specchiante in maniera corposa come pigmento di pittura sulla tela e sono l’espressione della complicità e sintonia del lavoro di Goldschmied & Chiari, coppia artistica ormai consolidata e apprezzata da molti anni”.

Il premio è aperto a tutti i giovani artisti figurativi italiani e stranieri under 40 e prevede l’acquisizione di un’opera, che esprima l’essenza di De Buris Amarone della Valpolicella Classico docg Riserva, che esalti il lusso del tempo e ne esprima la filosofia, in cui tradizione e modernità convivono.

Il tema del premio, “Trovare il nostro futuro guardando al passato”, celebrerà la contemporaneità di un grande classico del territorio come l’Amarone della Valpolicella.

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