La rassegna, curata da Susanne Bieri e Nicoletta Ossanna Cavadini, ha l’obiettivo di presentare la produzione incisoria dell’Antico fra Settecento e Ottocento ripercorrendo il fenomeno storico della reinterpretazione e della fortuna critica del classico. L’esposizione si inserisce nel filone della “grafica storica”, uno degli ambiti di approfondimento del m.a.x. museo.
Il percorso espositivo si compone di quasi duecento incisioni all’acquaforte, a bulino e puntasecca di rara bellezza, stampe acquarellate, litografie e cromolitografie, come quelle volute da Johan Joachim Winckelmann per rappresentare l’Antico, le stupende acqueforti di Giovanni Battista e Francesco Piranesi, le suggestive incisioni di Luigi Rossini e le molte vedute fra cui quelle di Nicolas-Marie-Joseph Chapuy e di Johann Jakob Wetzel, paesaggi delle città europee mete del Grand Tour, affiancati da alcuni pregevoli reperti archeologici (monete, medaglie e marmi).
A queste si sono aggiunte alcune pregevoli opere, inserite come “focus on” di approfondimento in tema con quanto si trova in mostra, come la coppia di candelabri marmorei realizzata dalla bottega Piranesi nella modalità del pastiche (1784 ca.), una testa di atleta (ispirata ai modelli del V sec. a.C., copia romana di età adrianea) e una testa di Apollo (ispirata alla scuola prassitelica, circa 340 a.C., copia romana databile in età tardo-flavia), pure in marmo – prestiti dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli MANN – nonché la pianta di Villa Adriana a Tivoli incisa da Francesco Piranesi su disegni di Giovanni Battista Piranesi – prestito dalla Collezione della Biblioteca dell’Accademia di architettura USI a Mendrisio.
Attualmente è esposto anche il Polyorama panoptique di Alexandre Depoletti, corredato da dieci trasparenze di litografie acquarellate a mano con vedute di Roma (1850 ca.), in prestito dal Museo Nazionale del Cinema di Torino.
Inoltre sulla terrazza antistante l’entrata del museo sono state installate dieci poltrone NEMO firmate dal noto designer e architetto Fabio Novembre per Driade, sedute che riproducono il volto umano richiamando la bellezza dell’arte greca e dunque in sintonia con un percorso di reinterpretazione del classico che prosegue fino ai nostri giorni.
Il catalogo presenta saggi di Massimo Lolli, Susanne Bieri, Angela Windholz, Pierluigi Panza, Mauro Reali, Raffaella Bosso e Nicoletta Ossanna Cavadini e un ricco apparato iconografico (320 pp. italiano/inglese, Edizioni d’arte Skira Milano-Ginevra 2021, CHF 36.-/Euro 36). Viene proposto anche un “mini-catalogo” 15,5 x 15,5 (pp. 120, edizioni m.a.x. museo, Chiasso) con testi pannelli mostra e una selezione di immagini.
Quale ideale conclusione dell’iniziativa, domenica 19 settembre, alle ore 16.30, si terrà una visita guidata gratuita.