Piero Dorazio. La nuova pittura. Opere 1963-1968

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Piero Dorazio. La nuova pittura. Opere 1963-1968

a cura di Francesco Tedeschi
in collaborazione con Archivio Piero Dorazio

Skira / Galleria dello Scudo
24 × 30 cm, 508 pagine
650 colori, cartonato
ISBN 978-88-572-5050-2
€ 90,00

In mostra a:
Verona, Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, Galleria dello Scudo
18 dicembre 2022 – 30 aprile 2023

Ufficio stampa

Ufficio stampa Skira
CLP Relazioni Pubbliche
Anna Defrancesco, T +39 02 36 755 700; M +39 349 6107625
anna.defrancesco@clp1968.it; www.clp1968.it

In libreria da luglio 2023

Skira editore

Una selezione di opere di Dorazio della metà degli anni Sessanta, tra le più significative di un periodo di particolare importanza per vitalità creativa e originalità

a cura di Francesco Tedeschi

in collaborazione con Archivio Piero Dorazio

Protagonista dell’arte del secondo Novecento e attivo promotore delle tendenze non-figurative espresse degli artisti del Gruppo Forma, attra­verso un attento e articolato dialogo con le posizioni storiche e contem­poranee in direzione astratta, Piero Dorazio intorno al 1960 consegue un rilevante successo internazionale con la serie delle “trame”, dipinti in cui il fitto intreccio cromatico unitario partecipa del clima di supe­ramento dell’informale. Dal 1963 la sua pittura offre un nuovo orienta­mento, rompendo la forma compatta che ha contraddistinto le sue ope­re fino a quel momento, attraverso l’invenzione di nuovi temi. Questi, aprendo a composizioni pittoriche fondate sull’uso del colore timbrico, tramite differenti accostamenti, intrecci e aperture, dialogano con la situazione del tempo, fondandosi su un forte ricorso alla creatività. Le realizzazioni tra il 1963 e il 1968 assumono un carattere di originalità all’interno del contesto degli anni sessanta, distinguendosi tanto dalle riduzioni espressive delle ricerche visuali o della pittura “sistemica”, quanto dalle correnti indirizzate al confronto con l’immagine nella sua qualificazione mediatica. Dorazio dialoga con le maggiori figure della critica e dell’arte internazionale, in particolare statunitense, insegnando alla University of Pennsylvania di Filadelfia, dove gli è affidato il rior­dinamento del Department of Fine Arts, rapportandosi inoltre con le correnti europee, in particolare tedesche.

Oltre a esporre in gallerie e musei americani ed europei, nel 1966 Dorazio è invitato con una sala personale alla Biennale di Venezia, dove sono riuniti oltre venti lavori tra i più importanti del periodo.

Piero Dorazio. La nuova pittura. Opere 1963-1968 presenta i lavori di questo periodo, a segnalare l’importanza di quella stagione della sua ope­ra che ne rilancia l’immagine oltre le prospettive in cui frequentemente viene inquadrata. Queste opere vengono affiancate da una selezione di lavori eseguiti da Dorazio nel 1968 durante il soggiorno di alcuni mesi a Berlino, dove matura ulteriori aspetti del suo linguaggio pittorico.

Francesco Tedeschi è professore ordinario di Storia dell’arte contemporanea all’Università Cattolica di Milano. Le sue ricerche spaziano dall’Ottocento al Novecento, con contributi sulle avanguardie storiche e su singoli protagonisti dell’arte contemporanea.

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