Maurizio Galimberti. La promessa. Marcinelle: 8 agosto 1956

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Informazioni

edizione bilingue (italiano-inglese)
30 × 38 cm, 80 pagine
85 colori, cartonato
ISBN 978-88-572-4974-2
€ 35,00

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In libreria da aprile 2023

Skira editore

Maurizio Galimberti prosegue la sua riflessione sul senso della storia e del tempo con un nuovo lavoro sulla tragedia di Marcinelle.

da un’idea di Paolo Ludovici

testi di Gabriele Romagnoli e Denis Curti

Una mattina d’agosto Maurizio Galimberti ha rivolto l’obiettivo della sua macchina fotografica verso l’alto e per alcune ore ha ripreso lo stesso soggetto, che tuttavia è cambiato per ognuno dei 262 scatti.

262 come le vittime della catastrofe avvenuta la mattina dell’8 agosto 1956 nella località mineraria belga di Marcinelle e che provocò la morte di 262 minatori.

Fotografo e artista di fama internazionale, Maurizio Galimberti è cele­bre per lavorare quasi esclusivamente con la Polaroid, con la quale ha sviluppato una personalissima tecnica di manipolazione con cui scom­pone e ricompone l’immagine.

In questo nuovo libro, Galimberti si confronta con la grande tragedia di Marcinelle, 66 anni dopo: il suo “riutilizzo” delle immagini è esplicati­vo. Scava dentro il già fotografato per trovarvi un senso rimasto laterale, un’anima dentro il corpo meccanico. Contestualizza. Storicizza.

E così scorrono le immagini: una donna che rimase orfana da bambina, il volto di un’altra dietro le sbarre che la separano da una tremenda veri­tà, le bare allineate, il manifesto per il reclutamento degli operai nelle miniere, le baracche dei minatori, il tremendo ascensore per inabissarsi nel profondo della terra. E, infine, il ritratto di Urbano Ciacci, l’ultimo sopravvissuto alla tragedia.

Maurizio Galimberti (Como, 1956) è attivo sulla scena artistica in­ternazionale da più di trent’anni, conosciuto in tutto il mondo, oltre per la caratteristica poetica dei suoi progetti, anche per i ritratti di star come Lady Gaga, Robert De Niro, Johnny Depp e Umberto Eco, e per aver realizzato pubblicazioni e mostre site specific su New York, Pari­gi, Milano, Roma e Venezia. È stato testimonial mondiale di Polaroid International e oggi è considerato dalla critica un instant artist più che esclusivamente un fotografo.

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